Quest’anno potrebbe essere la prima volta che la festa per il Santo Patrono di Agrigento, San Gerlando non coincida con la chiusura di uffici ed esercizi commerciali.
La festa subirà infatti uno spostamento: è stata anticipata a venerdì 24, ciò perché –spiegano in Curia – il 25 febbraio coincide con la prima domenica di Quaresima.
Ma né la Prefettura, né – almeno sino ad ora – il sindaco – intendono anticipare la festa disponendo la chiusura degli uffici facendola coincidere con la festa religiosa.
Tutto davvero strano in considerazione del fatto che ci sono dei precedenti.
Accadde, per esempio, nel 2007: il 25 febbraio cadde di domenica ed i festeggiamenti furono posticipati al giorno dopo, lunedì’ 26 febbraio con gli uffici e gli esercizi commerciali che restarono chiusi.
Ciò perché si disse – lo spirito della norma – quella di festeggiare il Santo Patrono – sta proprio, nel dare la possibilità ai cittadini di prendere parte, di festeggiare, appunto, il proprio santo Patrono nel giorno in cui la Chiesa lo festeggia.
Nel 2009, invece, il 25 febbraio cadde di mercoledì delle ceneri e la festa fu spostata al giorno successivo, giovedì 26 febbraio.
Precedenti più che chiari, che non lasciano dubbi ma che nessuno stranamente intende prendere in considerazione.
Dalla prefettura telefonicamente hanno fatto sapere che “Il prefetto – non ha intenzione di adottare alcun provvedimento che anticipi la festa al 24 febbraio..”.
Inutile chiedere perché e se poi sia di competenza del Prefetto o piuttosto del sindaco che potrenne – dicono in tanti – emettere una ordinanza.
Il sindaco, però, si limita a dire che studierà il caso, pur aggiungendo che non poi tanto sicuro che la competenza sia della Prefettura.
Zambuto, insomma, rischia di essere il primo sindaco che non consentirà agli agrigentini di festeggiare il proprio Santo Patrono nel giorno in cui lo festeggia la Chiesa. Cosa si deve festeggiare il 25 se la festa è anticipata al 24?
Verrebbe proprio da dure: non c’è più religione.