Siamo nel 2012
“Studierò il caso”: un modo per prendere tempo, per non decidere e così il sindaco Marco Zambuto passerà alla storia per essere stato il primo sindaco di Agrigento che non ha permesso agli agrigentini di festeggiare il proprio Santo Patrono nel giorno in cui lo festeggia la Chiesa.
E non è – per chi ama il nostro Santo Patrono – roba di poco conto; per quanti il giorno in cui si festeggia San Gerlando si recano – e sono tanti – già di prima mattina in chiesa per partecipare alla funzioni programmata dalla Curia, per assistere alla celebrazione della Santa Messa, raccogliersi magari con tutta la famiglia, davanti al simulacro di San Gerlando, pregare, ringraziare…
Il sindaco, ma anche la Prefettura che nel 2007 aveva dato il proprio assenso per allinearsi alle decisione di spostare al lunedì la festa religiosa, non hanno permesso tutto questo.
Ed è grave che nessuno – nonostante le mille richieste – abbia avuto la sensibilità di fornire una spiegazione.
Anzi si arrabbiavano pure, quando si chiedevano notizie: “Anche lei per San Gerlando”
Lasciamo perdere gli altri, ma il sindaco, lui sì, da agrigentino, poteva avere più rispetto degli agrigentini; quegli agrigentini ai quali tra qualche mese chiederà il voto per tentare di essere rieletto.
Giornalmente le redazione vengono inondate di comunicati di stampa: come mai – sig. Sindaco – non ha trovato un minuto del suo prezioso tempo per “comunicare”, per spiegare ai suoi concittadini cosa è avvenuto? Abbiamo aspettato invano.
Sì, Zambuto, il sindaco di Agrigento, poteva fare di più ed invece se ne è fregato!
Ed è grave che nessuno –
Anzi si arrabbiavano pure, quando si chiedevano notizie: “Anche lei per San Gerlando”
Sì, Zambuto, il sindaco di Agrigento, poteva fare di più ed invece se ne è fregato!